Burrata e Stracciatella: differenze, storia e come gustarle al meglio
In Puglia, quando si parla di formaggi freschi, due nomi saltano subito fuori: burrata e stracciatella. Spesso confuse, abbinate o addirittura scambiate l’una per l’altra, sono in realtà due specialità diverse, ognuna con una sua identità, storia e modo di essere gustata.
In questo articolo ti spieghiamo in modo chiaro:
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Qual è la differenza tra burrata e stracciatella
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Dove e come sono nate
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Come si mangiano al meglio, con consigli semplici e pratici
🧁 Cosa sono e in cosa si differenziano
🔸 La burrata
È un formaggio fresco di latte vaccino, nato ad Andria, nel cuore della Puglia.
È formata da una sacca di mozzarella chiusa a mano, che al suo interno contiene… proprio la stracciatella!
✔️ Struttura: guscio esterno di mozzarella + ripieno cremoso
✔️ Consistenza: esterno morbido e compatto, interno cremoso e liquido
✔️ Aspetto: forma tondeggiante, chiusura a nodo o “mozzatura”, spesso legata con una cordicella verde
In breve: la burrata è la “confezione regalo”, la stracciatella è il “ripieno”.
🔸 La stracciatella
È un composto cremoso fatto con mozzarella tagliata a strisce (da qui il nome “stracciata”) e mescolata con panna fresca.
- Struttura: solo interno, senza guscio
- Consistenza: fluida, cremosa, filante
- Aspetto: miscela bianca, lucida, con pezzi di mozzarella visibili
È perfetta per chi ama la parte più golosa della burrata, ma senza il guscio esterno.
🕰️ Origini e storia
La burrata nasce nei primi decenni del Novecento ad Andria, per evitare lo spreco della pasta filata avanzata. L’idea era semplice e geniale: riempire un involucro di mozzarella con panna e pezzi di mozzarella spezzettati (stracciatella), e chiuderlo.
Si trattava di un prodotto artigianale, locale, che per anni non è uscito dai confini regionali.
La stracciatella, nel frattempo, ha iniziato a essere venduta anche da sola, per rispondere alla richiesta crescente di chi amava quella parte morbida e cremosa senza il guscio.
Oggi entrambe sono simboli della Puglia nel mondo, anche se — attenzione — la burrata autentica resta una specialità di Andria, riconosciuta con il marchio IGP dal 2016.
🍽️ Come gustarle al meglio
Burrata:
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Appena fatta (se possibile): leggermente tiepida, con un coltello e un filo d’olio extravergine
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Su un letto di pomodori freschi e basilico
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Abbinata a pane di Altamura, friselle o focaccia pugliese
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A crudo su pizze, piatti di pasta o verdure grigliate
Stracciatella:
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Su crostone caldo con acciughe, olive o pomodorini
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In piatti freddi, insalate, o come farcitura per focacce
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Come topping per una pizza bianca o focaccia barese
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In cucina creativa: ad esempio con tartufo, pesto, bottarga
🧂 Attenzione a…
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Non congelare: né burrata né stracciatella si congelano. Perdono struttura e sapore.
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Non riscaldare troppo: vanno servite fredde o a temperatura ambiente. Cuocerle ne altera gusto e consistenza.
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Verificare la freschezza: più sono fresche, meglio rendono.
🍷 Cosa bere con burrata e stracciatella
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Vini bianchi freschi e leggeri (Verdeca, Fiano, Bombino Bianco)
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Rosati pugliesi (Negroamaro Rosato, Rosato di Castel del Monte)
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Bollicine secche e non troppo aromatiche
Evita vini troppo tannici o acidi: il latte fresco ha bisogno di delicatezza.
🏷️ Conclusione: quale scegliere?
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Vuoi l’esperienza completa? Vai con la burrata.
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Vuoi solo la parte più cremosa e versatile? Scegli la stracciatella.
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Vuoi capire davvero la differenza? Assaggiale entrambe, l’una accanto all’altra.
Che tu sia un appassionato di cucina o un semplice curioso, burrata e stracciatella rappresentano il cuore morbido della Puglia.
Due formaggi, un’anima sola: quella di una terra che ama fare le cose bene, con calma, e con gusto.